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Le giornate della libertà
Racconti e Memoria - Francesco De Core
Ci sono momenti nel cammino di una comunità, di un Paese, che segnano uno strappo, rappresentano uno iato, una cesura – simbolica oltre che fattuale – tra un presente di rovine e un futuro da costruire, con lo slancio del coraggio, la forza dei principi e l‘inchiostro del sangue. Al di là di ogni valutazione postuma sul ruolo strategico di Napoli nel più generale e variegato quadro della Resistenza italiana al nazifascismo, ancora oggi parzialmente oggetto di dispute storiografiche, l’impulso di ribellione che dalla masseria Pagliarone, al Vomero, si propagò contagiando l’intera città, e trascinando uomini, donne, scugnizzi, non possono non avere un valore in sé. Assoluto. Indiscutibile.
Ci sono momenti nel cammino di una comunità, di un Paese, che segnano uno strappo, rappresentano uno iato, una cesura – simbolica oltre che fattuale – tra un presente di rovine e un futuro da costruire, con lo slancio del coraggio, la forza dei principi e l‘inchiostro del sangue. Al di là di ogni valutazione postuma sul ruolo strategico di Napoli nel più generale e variegato quadro della Resistenza italiana al nazifascismo, ancora oggi parzialmente oggetto di dispute storiografiche, l’impulso di ribellione che dalla masseria Pagliarone, al Vomero, si propagò contagiando l’intera città, e trascinando uomini, donne, scugnizzi, non possono non avere un valore in sé. Assoluto. Indiscutibile.
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